Mitigazione dissesto idrogeologico
Dal 2012 al 2014 ho lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la responsabilità del coordinamento dell’Ufficio Tecnico di un Commissario delegato di Governo. L’ambito operativo è stato quello della Mitigazione del Dissesto Idrogeologico nella Regione Abruzzo. Nonostante fossi già da molto tempo impegnata nella tutela del territorio, ho avuto modo di acquisire maggiore esperienza nei campi delle bonifiche ambientali, della difesa del suolo, della difesa dal rischio idraulico, della difesa della costa e della gestione delle acque reflue, avendo tra l’altro supervisionato procedure e cantieri ascritti all’attività commissariale.
Inoltre, sono stata destinataria dell’affidamento di due attività progettuali specifiche.
L’una ha riguardato servizi di progettazione preliminare e definitiva, ai sensi dell’art. 125 del D.leg. n. 163 del 2006 e s.m.i., per gli interventi di Messa in sicurezza e consolidamento abitato Via per Vittorito, nel Comune di Raiano (AQ).
A seguito di alcuni sopralluoghi, ho avuto modo di verificare che il tratto stradale e l’abitato sovrastante soffrivano di un pericolo dovuto più a un’inadeguata regimentazione delle acque (soprattutto meteoriche) che non a questioni proprie di fragilità geologica. Quest’ultima infatti, anche dall’esame del Piano di Assetto dell’Autorità di Bacino e dai rilievi regionali, riguardava maggiormente un ambito più a valle dell’area d’intervento.
Valga un esempio: il grosso muro in c.a. di sostegno all’abitato in questione – strutturato per la gestione delle differenti quote – non presentava alcun elemento per la fuoruscita delle acque di deposito provenienti dal sovrastante terrapieno. E ancora: l’intero percorso stradale a valle del terrapieno (e del muro) non risultava dotato di alcun impianto per lo smaltimento delle acque, le quali si riversavano abbondantemente all’interno del pendio sottostante l’asse viario (area prossima all’ambito territoriale di maggiore fragilità), acuendo i problemi dell’impianto geologico relativo. Pertanto ho scelto di concentrare l’intervento di mitigazione del dissesto principalmente sui temi della regimentazione acquifera, tramite la progettazione di un sistema di impianti di raccolta, nel rispetto della disponibilità economica prefissata (€ 1.000.000,00).
Ho elaborato, ai fini di una sintetica illustrazione del progetto (la cui dimensione è ampia e dettagliata), una tavola riassuntiva delle azioni di mitigazione previste. Per visionarla, basta cliccarvi sopra.
L’altra ha riguardato servizi di progettazione preliminare e definitiva, ai sensi dell’art. 125 del D.leg. n. 163 del 2006 e s.m.i., per gli interventi di Sistemazione dei versanti del Centro Storico di Roccacasale, nel Comune di Roccacasale (AQ).
Roccacasale è un Comune che gode di una straordinaria posizione: arroccato su un pendio scosceso, con la caratteristica di avere una straordinaria e duratura illuminazione solare. Questa stessa qualità avrebbe però richiesto particolare cura nella gestione dei deflussi acquiferi. Invece, all’atto dei sopralluoghi e della redazione del progetto di mitigazione del dissesto, il centro abitato ancora era servito da un unico e molto antico canale di scolo, nato per lo smaltimento delle acque meteoriche e dotato di ramificazioni per il convogliamento. Posto pressoché centralmente all’insediamento, questo canale risultava altamente deteriorato in ampie sezioni e non regimentato a valle. Sorprendentemente, raccoglieva perfino acque dagli scarichi domestici di alcune delle abitazioni più prossime.
Il progetto ha riguardato, dunque, la rettifica del canale tramite azioni puntuali, anche se numerose, di ripristino del letto, oltre che di rinforzo delle pareti con opere di ingegneria naturalistica e gabbionature. A valle, al fine di evitare l’accumulo dei fluidi in un’unica sezione del terreno (peraltro vicina a strade), ho progettato una vasca di espansione (sempre attraverso opere di ingegneria naturalistica) di adeguata dimensione, atta ad accogliere il deflusso anche in periodi di grande piovosità. La vasca, interamente composta da gabbionature, mirava a consentire uno smaltimento in tempi ragionevoli e su una porzione di territorio più ampia, così da non alimentare possibili dissesti geologici. Completano la progettazione alcune opere di regimentazione fognaria disseminate all’interno dell’abitato e una bonifica ambientale a valle. Tutto ciò in relazione alla disponibilità economica prefissata (€ 1.000.000,00).
Anche qui, per offrire una sintetica illustrazione delle scelte progettuali, ho elaborato la tavola che segue.